In difesa del Made in Italy

BLab nasce dalla passione per la biologia della sua fondatrice, la dottoressa Lucia Bonassisa, e fa dell’analisi di ciò che si mangia, beve e respira il proprio core business. Si tratta di un’azienda che si occupa principalmente di sicurezza alimentare, analizzando il cibo per cercare degli agenti contaminanti di natura chimica, come agrofarmaci, e di natura biologica, come per esempio la micotossina. Molecole che possono essere presenti sul cibo e che rischiano di essere pericolose per la salute del consumatore. BLab si rivolge principalmente al settore dell’agricoltura e alle industrie di trasformazione perché lavorano sia sui prodotti semilavorati, quindi per esempio sulla verdura che viene lavata, tagliata e confezionata, sia sui prodotti lavorati come può essere la pasta. Più che un laboratorio, BLab è una società di servizi, perché il team di esperti costruisce un servizio su misura per l’azienda che lo richiede: una flessibilità che è stata un grande punto di forza e ha consentito a seguito di alcuni progetti specifici di costruire hub di eccellenza in diverse zone d’Italia. A Ferrara per esempio, dove l’hub in ambito campionamenti gestisce il Nord Italia, ma anche a Ravenna, in un polo che si occupa principalmente di biologia alimentare e di controlli di patogeni specifici sui prodotti. Il fil rouge del lavoro di BLab rimane comunque l’eccellenza del made-in-Italy.

BLab è un’azienda costruita su misura dei dipendenti, principale risorsa e investimento: durante la crisi dovuta al coronavirus l’azienda non ha fermato la produzione ma ha garantito un piano di welfare straordinario che ha consentito un aumento del 20% dello stipendio di ogni dipendente. Inoltre, nel corso degli anni BLab ha costruito un complesso sistema dedicato alle risorse umane, con un orario di lavoro su misura per andare incontro alle esigenze di ciascuno, la mensa aziendale a chilometro zero con una cuoca interna, un’area relax e un’area dedicata alle neo-mamme, e nei progetti futuri c’è anche la costruzione di un’area fitness con una palestra interna. Ogni anno BLab effettua circa 200 mila test su svariate matrici, dalla frutta alla verdura passando per il grano, i cereali e i prodotti trasformati. Per questo poter contare su un buon team è fondamentale: il personale è altamente specializzato, le selezioni avvengono all’interno delle università e vengono assunti gli studenti con le competenze di base migliori, su cui a poco a poco si costruiscono le abilità specificate legate ai sistemi a tecnologia avanzata. Per il futuro, BLab persegue l’obiettivo di specializzarsi sempre di più nei servizi su misura e di aprire nuovi hub tecnologici sul territorio nazionale, al fianco dell’industria del made-in-Italy. Per avvicinarsi maggiormente al pubblico dei consumatori, BLab ha fondato un magazine attraverso cui fare informazione circa la sicurezza alimentare. Il segreto del successo di BLab è essere riusciti a comprendere ciò di cui aveva bisogno l’industria di trasformazione italiana, e di conseguenza di costruire un servizio su misura che parte dal dato ma ne analizza anche il contesto, sempre con rapidità ed efficienza per rispettare le necessità dei clienti più diversi.