Coronavirus: perché vinciamo noi

Nel numero di Focus in edicola dal 21 aprile abbiamo deciso di raccontare il Covid-19. A questa terribile epidemia abbiamo infatti dedicato una buona parte del giornale per aiutare i nostri lettori a capire che cosa sta succedendo. Non potendo però seguire l’attualità e le ultime notizie, che potete comunque leggere qui sul nostro sito, ci siamo concentrati sul nostro corpo e sulle armi che la medicina ci mette a dispozione. Eccone un anteprima.

 

UNA MACCHINA MERAVIGLIOSA. Il funzionamento del nostro sistema immunitario è incredibile. Leggete gli articoli con cui abbiamo costruito il dossier di copertina e ne rimarrete affascinati. Basta approfondire un po’ la materia per capire che, al di là dei picchi di contagio di Covid-19 che possono azzoppare la capacità di risposta del sistema sanitario di un Paese, il nostro corpo è comunque una straordinaria macchina predisposta per svolgere in ogni istante migliaia di funzioni vitali e una di queste è costituita dall’efficientissima rete di difesa che non conosce sosta.

 

Noi abbiamo un ospedale sempre attivo dentro di noi. In ogni istante della giornata, che si rida o si pianga, che si studi o si faccia sport, che si dorma o si mangi, i nostri anticorpi lavorano per passare al vaglio ogni intruso. E ce ne sono di intrusi, altroché (vedi l’articolo dedicato ai virus).

 

DIFESE FENOMENALI. L’aria, gli oggetti che tocchiamo, il cibo che ingeriamo, sono pieni di virus e batteri nocivi. L’organismo è progettato per individuarli, analizzarli e in base alle caratteristiche rilevate, colpirli e neutralizzarli. Si rimane senza parole a scoprire (in un articolo dedicato al sistema immunitario) come globuli bianchi, linfociti, macrofagi, citochine si attivino e si dividano i compiti per raggiungere, analizzare, identificare il nemico così da decidere di volta in volta la strategia di contrattacco da adottare. È straordinario capire come il sistema immunitario “memorizzi” i nemici che va incontrando e come riattivi, anche a distanza di anni, le strategie con cui li aveva neutralizzati in passato. I vaccini hanno proprio questa funzione: addestrano il nostro sistema immunitario a riconoscere determinati agenti patogeni che sono alla base di gravi malattie. E una volta educati a difenderci da essi, i nostri anticorpi lo faranno per tutta la vita.

 

IL RUOLO DELLA MEDICINA. Ma anche se siamo una macchina straordinaria, non siamo una macchina perfetta. E a volte sbagliamo. Sbagliamo a far funzionare le nostre cellule (i tumori sono uno di questi errori), sbagliamo a far funzionare il nostro sistema immunitario (le malattie autoimmuni nascono così). Anche i casi più gravi di Covid-19 sono dovuti a un eccesso di difesa del nostro organismo. Le nostre sentinelle, soprattutto se l’organismo è già debilitato, si spaventano a tal punto di fronte a un nemico così insidioso e sconosciuto da scatenare una reazione abnorme, dannosa invece che efficace. Da lì le polmoniti, il muco e l’acqua nell’apparato respiratorio.

 

Ma quando il corpo sbaglia o non riesce a mettere in atto una risposta adeguata, noi esseri umani facciamo intervenire la medicina. Perché nel nostro corpo fantastico abbiamo anche un organo più sviluppato di qualunque altro essere vivente: il cervello. Con esso pensiamo, elaboriamo, scopriamo, inventiamo, trasformiamo. La ricerca medica e scientifica è figlia nostra, abbiamo fatto progressi giganteschi e altri ne faremo. Anche contro il coronavirus stiamo lavorando per trovare i farmaci che possano contrastarlo efficacemente e un vaccino che possa debellarlo. Ci vorrà tempo, ma ce la faremo, sappiamo chi abbiamo davanti e stiamo andando a inseguirlo sul suo terreno, virus per virus, cellula per cellula.

 

SPERANZA E OTTIMISMO. Come scrive il direttore nel suo editoriale “Ecco perché ho titolato questa copertina di Focus “Vinciamo noi”. Stiamo combattendo contro un nemico nuovo e insidioso e stiamo combattendo perché nessuno venga lasciato indietro. Sta combattendo il nostro sistema immunitario, stanno combattendo i nostri medici, gli infermieri, i biologi, i ricercatori, sta combattendo la nostra generosità. Sarà probabilmente lunga la strada di ritorno verso la normalità, la crisi economica si farà sentire, piangeremo i nostri morti ma non ho dubbi: vinciamo noi. Perché noi siamo meravigliosi”.

Fonte: focus.it